Intervista a Valentina Cavallin, da responsabile di produzione a Cuoca nel Ristorante “Al Pirio”
“Dopo aver fatto per anni qualcosa che non avevo scelto, finalmente ho deciso io per me stessa. Oggi sono una cuoca, forse lo sono sempre stata, ma ora so servire e accontentare 200 persone”.
Raccontaci di te, Valentina…
Sono nata e cresciuta con uno spirito libero. Amo la natura, camminare in montagna e correre in bicicletta sui colli. Spesso in solitaria, perché non mi piace condividere proprio tutto, alcuni momenti li dedico esclusivamente a me stessa.
Diplomata in ragioneria nel 1998, ho lavoricchiato per un po’ fino a quando ho accettato di entrare a tempo pieno nell’impresa di famiglia. Sono stata la Responsabile della Produzione di abbigliamento sportivo per 15 anni, finché non abbiamo deciso di chiudere l’azienda. Qui c’è stata la svolta.
Dopo aver fatto per anni qualcosa che non avevo scelto, finalmente ho deciso io per me stessa: ho sempre voluto cucinare!
Perché fare un Corso di Cucina Professionale?
Ho sempre cucinato, è una passione innata che non mi ha mai lasciata.
Quando è arrivata la svolta, ho deciso di formarmi in Accademia con l’obiettivo di fare della cucina la mia professione, e poter entrare nel mondo della ristorazione con una certa preparazione tecnica.
Dove hai svolto la tua esperienza di stage?
L’ho trascorsa al Ristorante “Al Pirio”, a Torreglia, in provincia di Padova.
Si tratta di una realtà legata alla tradizione ma fortemente votata all’innovazione, che propone piatti tipicamente torresani e specialità di stagione provenienti dal territorio circostante, quello dei Colli Euganei, lavorate seguendo tecniche e fasi di preparazione particolari, per preservarne il gusto e le caratteristiche organolettiche.
Devo ringraziare Massimo Androni, fornaio del Panificio Androni di Torreglia, che ha creduto in me come persona e mi ha presentato a Giuliano Lionello, proprietario de “Al Pirio”, che mi ha permesso di poter fare lo stage nel suo ristorante.
La tua opinione sul periodo di formazione in Accademia?
L’Accademia Accademia delle Professioni mi ha insegnato molto a livello pratico, le lezioni mi hanno permesso di acquisire una buona infarinatura. A livello teorico pure.
Anche l’esperienza a livello umano è stata molto positiva.
Con alcuni compagni di corso mi sento tutt’ora e si è creato sia un rapporto di amicizia, sia uno scambio continuo di idee e informazioni per il lavoro quotidiano.
Chi sei oggi? Che direzione ha preso la tua vita dopo il Corso?
Oggi sono una Cuoca, forse lo sono sempre stata, ma ora so servire e accontentare 200 persone.
Lavoro nel ristorante dove ho fatto lo stage, “Al Pirio”. Avrei avuto opportunità e motivi per proseguire la mia carriera altrove, ma quelli per restare erano decisamente migliori!
Sebbene di base io sia un’amante di dolci e dessert, il mio compito è seguire la realizzazione degli antipasti; titolare e capo cuoco hanno tessuto il menù seguendo le mie attitudini.
Ho persino comprato casa vicino al ristorante in cui lavoro, perché amo la zona in cui si trova, i Colli Euganei. Ho l’opportunità di portare un po’ di me stessa nel ristorante, di contribuire con i sapori di quando ero bambina, con i profumi della cucina di mia madre.
Ritengo di essere stata fortunata, perché lavoro con uno Chef che è un cuore con due grandi mani: Massimo Bottaro.
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