26 Agosto 2020
Le caratteristiche vincenti del Sommelier? Conoscenza, ricerca e umiltà: parola di Chiara Mattiello, docente in Accademia.
“Conoscenza, ricerca, umiltà. Il sommelier deve essere una persona la cui curiosità non ha mai fine e che non si pone mai un limite alla ricerca. Assaggia, domanda, chiede, studia.”
Al giorno d’oggi la cultura del vino è diventata una vera e propria tendenza entrata a far parte del nostro scenario quotidiano. Sempre più persone infatti si informano, fanno corsi e degustazioni al fine di scoprire quanti più aspetti possibili del mondo vitivinicolo. Quello che ne consegue è una clientela che si aspetta proposte più innovative e ricercate. Il Sommelier è una professione molto richiesta in Italia e all’estero che prevede una profonda conoscenza enogastronomica, grandi doti comunicative e capacità manageriali. Ma non deve limitarsi a questo, infatti è una figura che deve evolversi culturalmente per poter essere sempre al passo con i tempi e offrire qualcosa di nuovo per fidelizzare i clienti e soddisfarne le esigenze.
Chiara inizia il suo percorso nel mondo vinicolo nel 2008 con un corso per assaggiatore di vino. La sua curiosità l’ha spinta poi a continuare gli studi, diventando sommelier, brand ambassador, analista sensoriale e infine ad iscriversi alla prestigiosa scuola WSET di Londra per conseguire il diploma. Oggi lavora presso un consorzio di tutela vini occupandosi di promozione, lavorando a strettissimo contatto con il mondo della ristorazione e le sue esigenze.
Collabora con l’Accademia dal 2015, insegnando l’arte della Sommellerie e seguendo i moduli di Beverage e Laboratorio del Gusto presso la sede di Verona. Ha fondato un’associazione culturale nel 2012, Veronautoctona, che conta 120 iscritti e si occupa di turismo e divulgazione della storia del territorio dell’est veronese in maniera innovativa. Veronautoctona organizza 80 eventi all’anno e coinvolge 3000 persone.
Come spiega la docente, “il Sommelier deve essere una figura competente con un occhio sempre rivolto al futuro e all’innovazione, che continua a studiare, a mantenere allenata la propria memoria olfattiva e gustativa, che riesce ad intuire l’evoluzione del gusto a tavola.” Gli sbocchi lavorativi sono molteplici: dal tradizionale impiego nei ristoranti, nelle aziende vitivinicole, nelle cantine, negli wine bar, nelle enoteche, nelle fiere enogastronomiche, nelle degustazioni e addirittura in alcune particolari aziende della Grande Distribuzione.
L’Accademia offre un Corso di 600 ore per diventare Sommelier, un percorso formativo completo, valido e riconosciuto a livello internazionale secondo gli standard Europei e che prevede stage professionalizzanti nei migliori locali d’Italia.
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