Inizia la terza edizione del Master in Arti Culinarie e Gastronomiche: gli allievi si cimentano con il modulo di Tecniche di Cucina Applicata e Principi di Analisi Sensoriale

Comprendere il contesto è indispensabile per sapere come valorizzare il proprio lavoro. Da questa premessa lo Chef Samuele Beccaro ha introdotto la distinzione più rilevante per chi lavora nell’enogastronomia: la differenza tra prodotto e ingrediente e com’è cambiata l’alimentazione nel tempo definendo il ruolo del PROSUMER. Termine che nasce nel mondo anglosassone dallo studioso Alvin Toffler, crasi dei due termini “consumer” – consumatore e “producer”- produttore: per definire come oggi il consumatore partecipi attivamente ai processi di produzione. Il concetto prestato dal mondo del marketing, ha una rilevanza crescente nel settore dell’alimentazione e della ristorazione. Esempio più vicino sono le recensioni: opinioni, raccomandazioni, consigli (o sconsigli) di scelta che esercitano un ruolo nel guidare le decisioni dei futuri consumatori/clienti. 

Con il Sommelier Mario Pegoraro, la scoperta della Sommellerie è iniziata con l’introduzione alla materia “valorizzazione del gusto” con il focus sulla degustazione del vino. L’accompagnamento all’analisi sensoriale è uno degli argomenti fondamentali, propedeutico alla degustazione. La capacità di allenare e utilizzare professionalmente i cinque sensi, per i professionisti dell’enogastronomia è un vantaggio inestimabile: permette di innovare e creare abbinamenti e proposte inedite, così coinvolgenti e appassionanti da far innamorare chi avrà il piacere di degustare cibi e bevande.