29 Settembre 2022
IL MATTINO DI PADOVA | Il sogno di un futuro da Chef: come formarsi
Dalla Cucina con il Corso per la Qualifica di Cuoco, al Food Marketing con il Master di alta specializzazione in Arti Culinarie.
Diventare un Cuoco professionista pur non avendo un percorso formativo alberghiero specifico alle spalle è possibile, grazie ad una formazione professionale mirata.
Si trova a Padova l’ente che dal 2009 ha introdotto nella sua offerta didattica, validata e accreditata dalla Regione del Veneto, il Corso per la Qualifica Professionale di Cuoco e che fino ad oggi ha permesso a oltre 1.200 aspiranti chef provenienti da tutta Italia, e anche dall’estero, di entrare autorevolmente nel mondo della ristorazione: Accademia delle Professioni.
Un’esperienza ultradecennale, con oltre 170 edizioni del Corso per diventare Cuoco concluse con successo in tutta la regione, vede i diplomati Accademia collocarsi nelle realtà ristorative più significative e blasonate d’Italia e molti cogliere le opportunità legate al mercato estero. Sempre più numerose anche le esperienze imprenditoriali: a pochi anni dal diploma si concretizzano per il 40% dei partecipanti.
Dall’esperienza Accademia è nato il Master in Arti Culinarie e Gastronomiche, un percorso di Alta Cucina e Management della Ristorazione. In un mercato sempre più competitivo, e mutato profondamente dopo la pandemia, diventa strategico saper proporre e comunicare l’immenso bagaglio di ricchezza legata al Made in Italy e alla biodiversità che caratterizza e colora il “bel paese”, con grande padronanza e consapevolezza, accompagnando il cliente in quello che sarà un vero viaggio di scoperta delle tradizioni, del gusto e delle tipicità Italiane. Per questo è nato il Master in Arti Culinarie e Gastronomiche a Padova, un percorso per innalzare il livello della propria formazione imparando a trasformare prodotti e materie prime selezionate in raffinate pietanze gourmet supportate da un forte “storytelling”. Food Marketing, Menù Engineering, Food & Beverage Management sono solo alcune delle competenze che vanno a completare questa figura di Cuoco “ultra-moderno”, che sa partire da un’accurata selezione ed analisi della materia prima, applicare tecniche di lavorazione e anche conservazione d’avanguardia, individuare i punti di forza sul mercato per valorizzare il proprio prodotto – piatto e venderlo calcolandone costi e marginalità. Uno professionista in grado di orientare la scelta del cliente a proprio favore o di formare la sala per farlo con autorevolezza.
Fonte: Il Mattino di Padova