9 Settembre 2021
IL GAZZETTINO | Si fa in “Accademia” la formazione continua delle nuove professioni
L’Accademia delle Professioni Business School di Noventa Padovana offre a neolaureati o diplomati master in Amministrazione Finanza e Marketing e Gestione delle Risorse Umane.
L’obiettivo è valorizzare le imprese. Con un’attenzione specifica per le risorse umane, strumento di sviluppo in primis sociale e culturale, che garantisce, però, ricadute positive anche sul business. La caratterizzazione delle imprese venete, quasi tutte di dimensioni medio-piccole, infatti, impone la presenza di figure con competenze imprenditoriali e manageriali specifiche in questi ambiti.
E non è un caso, quindi, che la proposta lanciata dall’Accademia delle Professioni Business School, che offre a Noventa Padovana nella sede in Via Risorgimento 29 un innovativo progetto di formazione, di taglio meno accademico e più professionalizzante, si sia rivelata un’esperienza di grandissimo successo nella formazione di professionalità qualificate di HR (Human Resouces) e Business Administration, con il tutto esaurito nelle prime edizioni dei percorsi, portati avanti in collaborazione con aziende d’eccellenza, come TeamSystem, Manpower e PCA Broker.
Una matrice culturale , quindi, volta a valorizzare le imprese, che si articola in due proposte: i master di Alta Formazione riservati a neodiplomati o neolaureati e, in aggiunta, per chi invece già lavora, un itinerario che qualifica negli ambiti di Amministrazione Finanza e Marketing con una preparazione orientata alla conoscenza dei processi di gestione aziendale, e di livello economico, organizzativo e contabile; di Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane, dedicato a chi desidera diventare HR Specialist all’interno di un’azienda, di uno studio professionale, di un’agenzia del lavoro e nella Pubblica Amministrazione, e di gestione, sempre delle risorse umane.
Alla fine viene rilasciata una certificazione riconosciuta a livello europeo.
Gli allievi svolgono in affiancamento a lezioni teoriche, una formazione pratica nei laboratori e all’interno di innovation-hub dedicati, che si sommano alle visite didattiche nelle aziende che supportano il progetto.
E sabato 11 settembre dalle 14:30 alle 18:00 nella sede di Noventa si terrà “Accademia Full-Experience“, l’open day per la presentazione dell’intera offerta didattica.
L’attualità
Ma c’è un’altra esigenza delle imprese, manifestatasi con evidenza durante la pandemia, a cui l’Accademia delle Professioni dà una risposta esauriente, come spiega il presidente Federico Pendin: “L’emergenza Covid – ha sottolineato – ci ha trovato impreparati dal punto di vista tecnologico e digitale. Le aziende oggi hanno sempre più bisogno di professionisti con una preparazione specifica sul mondo del web e della comunicazione online. Spiccano tra questi competenze di web marketing, web design, web development. “Scrivere , leggere e far di conto” di questi tempi non basta più, in quanto è fondamentale già dalle elementari conoscere il coding, il linguaggio di programmazione informatica. Il nostro Polo Didattico cui afferiscono Istituto Superiore per il Made in Italy e Accademia delle Professioni, risponde a tale necessità, con l’obiettivo di fornire ai propri allievi, ragazzi o adulti, e grazie a una parte esperienziale preponderante, competenze strategiche che possano rispondere alle richieste del mercato, addirittura anticipandole.
“Alla luce di questo – prosegue -, e grazie alla lunga esperienza di Accademia delle Professioni che da sempre promuove l’utilizzo di tecnologie innovative per l’apprendimento e si impegna a diffondere la conoscenza del marketing e della comunicazione, sia tradizionale che digitale, è nato l’Istituto Tecnico Economico con declinazione Digital Marketing, per trasmettere agli studenti la cultura digitale fin dalle scuole superiori.”
“Non dobbiamo dimenticare – ha proseguito Pendin – che la chiave per interpretare i grandi cambiamenti è sempre la preparazione. Secondo il XIX° Rapporto sulla formazione continua, quest’ultima, in riferimento alla popolazione tra i 25 e i 64 anni, si mantiene attorno al 6%. Un valore che si posiziona al di sotto della media europea che è al 10,8%. In base a questi dati, pertanto, l’Italia si colloca al diciassettesimo posto nel continente, secondo il benchmark di Europa 2020. In aggiunta, stavolta secondo i numeri elaborati da Excelsior-Unioncamere, e ripresi dall’indagine “Formazione continua, tirocini formativi e alternanza scuola-lavoro. Formazione sul luogo di lavoro e attivazione di stage“, emerge che circa il 60% delle piccole imprese non ha mai formato un dipendente, percentuale che sale all’80% per quanto riguarda le microimprese. Solo il 13,4% delle aziende si adopera per riqualificare il personale, il rimanente si concentra soprattutto sulla formazione obbligatoria, o con finalità di upskilling.”
Fonte: Il Gazzettino