5 Gennaio 2021
Il futuro della Ristorazione: tra digitale e nuovi modelli di business
Delivery, Take away e Ghost Kitchen cambiano il mondo ristorativo e le competenze richieste per essere professionisti in linea con l’evoluzione del mercato.
SOMMARIO:
Nuovi modelli di business: Food Devlivery, Take Away e Ghost Kitchen
I dati del Sistema Informativo Excelsior che riguardano l’Istruzione e Formazione Professionale regionale stimano un fabbisogno di circa 684.000 qualificati, che si concentrerà in prevalenza nell’indirizzo della Ristorazione (155.000 unità).
L’ultimo anno ha trasformato le tradizionali logiche della ristorazione basate sul servizio di sala, accelerando l’introduzione delle più recenti tecnologie e l’adozione di nuovi modelli di business fondati sul Delivery, ovvero la consegna a domicilio, sul Take Away, ossia l’asporto, e sulle Ghost o Dark Kitchen, ristoranti privi di spazio per i clienti ma dotati solo della cucina e idonei per il solo delivery.
Inoltre i consumatori sono oggi sempre più abituati ad un certo livello di Food Delivery, non strettamente legato a pizza o panini come un tempo, ma anche a piatti gourmet che possono essere gustati comodamente da casa e con un menù a portata di click.
I numeri del Food Delivery oggi
Durante il periodo di lockdown, il food delivery ha letteralmente salvato il settore della ristorazione, contribuendo ad alleviare le perdite imposte dalla chiusura delle attività per il rispetto del distanziamento sociale.
Durante il lockdown gli italiani hanno aumentato del +70% l’utilizzo dei servizi di Food Delivery.
Un’indagine di FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha segnalato che le strutture che hanno adottato la modalità di delivery, ovvero il 40% dei ristoratori, hanno registrato un crescente aumento della domanda di cibo a domicilio. Secondo i risultati del centro Studi Fipe, si evince come il servizio a domicilio sia molto apprezzato dai consumatori.
Da uno studio realizzato dall’Osservatorio “The Word after Lockdown” è emerso che nel corso del 2020 sette italiani su dieci hanno ordinato almeno una volta per asporto o con consegna a domicilio. Non sorprende quindi che il delivery abbia visto un importante incremento rispetto al 2019, quintuplicando addirittura le vendite rispetto al 2016, secondo quanto emerge dal Rapporto Coop 2020. Con un fatturato che stima l’Osservatorio ecommerce B2C del Politecnico di Milano, essere aumentato del +46% rispetto al 2019.
Anche Just Eat, attraverso l’Osservatorio Nazionale ha pubblicato un report in cui mostra un mercato del digital food delivery in continua crescita in Italia e che nel 2020 rappresenta tra il 20% e il 25% dell’intero settore del domicilio con un incremento rispetto al 2019 che si registra soprattutto fuori dalle grandi città e nelle province.
Per stare al passo con l’industria del delivery è ormai necessario l’utilizzo di nuove tecnologie e strumenti per automatizzare le vendite online: dalle nuove modalità di ordinazione e pagamento alla gestione delle consegne, e per creare una “vetrina virtuale” ad hoc per promuovere la propria attività.
Grazie ai fenomeni del Delivery e delle Ghost Kitchen, anche mondo del Food&Beverage sta subendo un’evoluzione che segue quella della digitalizzazione e del mercato del lavoro. Per questo è sempre più importante formare figure che abbiano competenze in linea con le richieste e i cambiamenti del mercato.
Come sviluppare nuove competenze del mondo F&B
Accademia offre una quarantina di corsi in ambito Food&Beverage, con focus sulle nuove modalità di “fare cucina”: a partire dal Bar&Restaurant Management, passando per professioni di Sala, Cucina, Pizza e Panificazione, Pasticceria, Gelateria e non ultimo il mondo Brassicolo che ha visto un boom di Birrai Artigiani negli ultimi anni.
In particolare durante i percorsi a Qualifica e i Master verranno trattate tematiche attuali, come Tecnologia degli Alimenti e Autoimprenditorialità.
Tecnologia degli alimenti fornisce conoscenze e forma capacità professionali che garantiscono una visione completa delle attività e delle problematiche relative alla produzione, trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari, garantendo così una qualità elevata anche quando gli alimenti vengono rigenerati a casa per il consumo domestico.
Autoimprenditorialità mira invece a fornire le competenze necessaria per chi desidera avviare un’attività in proprio: dal business plan alla gestione dei costi, fino a nozioni di marketing offline e online in modo da dare visibilità e incrementare le vendite sia in negozio che sullo store online.
I corsi prevedono inoltre stage presso rinomate strutture per affiancare i migliori professionisti del settore e imparare a muoversi al meglio nel mondo della ristorazione.