30 Maggio 2021
Degustatore birra, lezione numero dieci: abbinamento tra birra e dolci
Matteo Malacaria, autore del blog “Birramoriamoci” e del libro “Viaggio al Centro della Birra”, ci racconta la sua esperienza nel Corso per Degustatore di Birra: la decima e ultima lezione è dedicata all’abbinamento tra birra e dolci.
Ecco il mio resoconto della decima lezione del Corso Degustatore Birra.
Ultima lezione del corso per Degustatore Birra e quasi cade la lacrimuccia. Perché, diciamolo, è stato un bel corso. Il vantaggio di avere una classe raccolta e affiatata, unitamente a una docenza professionale e amichevole al tempo stesso, sono stati i valori aggiunti di queste dieci lezioni volate via in un sorso.
L’ultima lezione, come la precedente, è stata dedicata agli abbinamenti al cibo, stavolta però in chiave più golosa: dolci. Ne esistono di tutte le forme e consistenze, da quelli con gli ingredienti più tradizionali a quelli più particolari; i dolci sono unici nel loro genere: per quanto ci si senta sazi, trovano sempre uno spazio nell’intestino. Insomma, ai dolci è impossibile dire di no.
Pensa cosa potrebbe accadere se, fatto il primo boccone, la birra riesce a ripulire gli zuccheri in eccesso: la fame cresce, i sensi di colpa si spengono e l’abbinamento finisce in un assalto a colpi di cucchiaio. Piacere sublime.
È questa l’unica “lezione” che ho portato alla classe. Perché stavolta, con la complicità del docente, ho avuto l’onere e l’onore di sedere dalla parte opposta della cattedra, conducendo una didattica insolita, perlomeno per il sottoscritto; proprio io, che tra i fornelli e le pentole ho messo residenze, ma che di dolci non sono affatto goloso. Quale migliore occasione di questa per assaggiare sul campo?
Cannoli siciliani con ricotta e Dr. Caligari, Berliner Weisse ai lamponi di Toccalmatto
Rispetto alle quattro birre disponibili è stato introdotto un quinto elemento, ovvero i cannoli ripieni di ricotta. Pasticceria secca, in un certo senso, con farcia cremosa. La Berliner Weisse aveva senso come, l’aggiunta di lamponi un po’ meno: l’abbinamento ha tirato fuori il loro lato più selvaggio. Gradevole, per carità, ma non il massimo della dolcezza. Buona parte della classe ha apprezzato, io di meno.
Torta alla frutta e Stout di East Side
Molto meglio se l’è cavata la birra precedente con la torta alla frutta, farcita di confettura di albicocche (al primo morso la mente è volata indietro nel tempo, alle crostatine della Mulino Bianco) con topping di ciliegie. Le acidità dei frutti rossi sono sinergiche: bollicine e acidità della birra hanno consentito alle fragole di liberarsi dalle pastoie dell’albicocca, emergendo in tutto il loro splendore. Ringalluzziti dalla riuscita dell’abbinamento abbiamo osato con la Stout, trovando la coppia insolitamente interessante. Eppure non era la teoria a sostenere che acido e amaro non vanno d’accordo?
Muffin al cioccolato e Mariage Parfait Kriek di Boon/Breakfast Stout di Founders
Muffin al burro, prim’ancora che al cioccolato, con goloso cuore cremoso di nocciola. Abbiamo volutamente sperimentato, abbinando la Kriek, e si è scatenato il paradiso. La birra ha ripulito grassi e zuccheri, il dolce per converso ha appiattito l’acidità presente nella birra, isolando la nota di ciliegia che si è così andata addizionata al cioccolato, effetto Mon Cheri. La classica ciliegina sulla torta. Ha funzionato altrettanto bene con l’abbinamento didattico, la Breakfast Stout. Ma quale dolce al cioccolato non amerebbe questa birra?
Torta Sacher e Rochefort 8
Definirla Torta Sacher sarebbe irrispettoso nei confronti dell’autentico gioiellino della pasticceria che si fregia di questo nome; qui abbiamo piuttosto avuto un suo vago parente, molto più simile alla Fiesta Ferrero. A ogni modo, entrambe le birre finali sono andate bene. Ma a questo punto la classe era provata dall’abbinamento precedente. Era difficile trovare qualcosa di altrettanto sorprendente. E sarebbe stato pericoloso, aggiungo: troppe emozioni in una volta rischiano di fare scoppiare il cuore di gioia.
Credits: Matteo Malacaria
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