26 Giugno 2019
Bere birra fa trovare lavoro: i mestieri del settore brassicolo in Italia nell’epoca “post-industriale”
Il settore brassicolo in Italia ha dato vita a diverse professionalità, dall’industria (e artigianato) della birra circa 4400 posti di lavoro. Le richieste sono in aumento ogni giorno.
È ormai risaputo che il settore della birra in Italia è sempre più in crescita, ciò lo conferma uno studio che ha evidenziato che la birra ha dato lavoro a più di 4400 persone in più di due anni, ovvero una media di circa sei assunti al giorno.
Lavorare nel settore della birra offre una buona stabilità, è infatti emerso che il 50% dei dipendenti ha più di 10 anni di anzianità e le opportunità sono alte, considerato gli oltre 870 birrifici nel nostro paese. A tal proposito poi, questo settore offre diverse opportunità lavorative, da coloro che lavorano le materie prime, a chi progetta e realizza il prodotto birra ed infine a tutti coloro che si occupano della vendita e promozione.
Che si tratti di diventare un mastro birraio o progettare etichette per birra artigianale, il settore della birra artigianale tende a celebrare e premiare il talento e la passione tanto quanto l’istruzione e l’esperienza. Se sei appassionato, se sei aperto ad essere istruito, e se non hai paura del duro lavoro, ci sarà sempre una posizione per te.
Molte persone che lavorano nel settore della birra sono entusiaste di svegliarsi ogni giorno e andare a lavoro, amano ciò che fanno e le persone con cui lavorano. Questo tipo di soddisfazione sul lavoro rende l’industria della birra molto popolare. Quando si parla con imprenditori del settore brassicolo, un fattore che loro reputano fondamentale è l’educazione al prodotto: è necessario quindi, per poter lavorare al meglio in questo settore, avere un’ottima conoscenza base degli ingredienti, della produzione, degli stili e del servizio; difatti, l‘85% delle aziende investe in formazione, leva strategica per il successo.
I 15 profili più richiesti:
- Mastro birraio
- Tecnologo alimentare (della birra)
- Ingegnere chimico alimentare
- Responsabile controllo qualità del prodotto birra
- Responsabile sicurezza
- Coordinatore sostenibilità
- Automation specialist
- Digital innovation manager
- Commerce specialist
- Tecnico grafico
- Brand ambassador
- Beer specialist
- Spillatore
- Barman
- Sommelier della birra
Secondo il Sole 24 Ore, i ruoli più significativi sono quelli di:
Tecnologo della birra: colui che si occupa dell’elaborazione e produzione della birra. Egli è un tecnologo alimentare che conosce in maniera approfondita i fattori che condizionano la qualità del prodotto e i fenomeni biochimici coinvolti nei processi produttivi. Per fare ciò analizza il prodotto per segnalare eventuali anomalie e correzioni necessarie.
Commerce specialist: il commerciale si occupa di creare partnership con il cliente e deve avere conoscenze approfondite su temi legati al marketing, alle tecniche di vendita e comunicazione, all’elaborazione di dati e statistiche, fino all’acquisizione competenze linguistico-commerciali.
Brand Ambassador: figura che si posiziona tra il tecnico della birra e il venditore, egli conosce al meglio la birra, come la si degusta e come si produce e sfrutta queste conoscenze per poter presentare e vendere il prodotto al cliente e ai distributori a cui può anche fornire formazione. Come suggerito dal nome, diventa un vero e proprio ambasciatore dell’azienda.
Beer Specialist: figura di supporto al reparto vendite della distribuzione, dal punto di vista operativo, il Beer Specialist, si occupa dell’attività di vendita e consulenza agli esercenti e ai distributori sul territorio. Ha conoscenza approfondita delle proprietà organolettiche della birra, del mercato di riferimento, dei diversi processi produttivi e dei diversi metodi di spillatura.
Sommelier della birra: un beer sommelier consiglia quale birra è più adatta al palato di un consumatore e quale cibo sarebbe il migliore con quella tipologia di birra; ma, cosa più importante, il ruolo di un sommelier di birre è quello di indurre i consumatori a ripensare alla birra come bevanda non solo da pub facendo capire loro che c’è una varietà senza precedenti di stili e sapori. Il più delle volte poi ha la gestione amministrativa della cantina e collabora stilare la carta dei vini e birre.