8 Febbraio 2021
Accademia Business School e B-Happy Ltd per una formazione che favorisce l’internazionalizzazione
Una partnership d’eccellenza con una realtà di Cambridge che collabora con le scuole e Università più prestigiose di tutto il Regno Unito, favorendo competenze sempre più orientate alla crescita di professionisti cosmopoliti.
SOMMARIO:
Tra le aziende che la Business School può annoverare tra i suoi partner, troviamo B-Happy Ltd, punto di riferimento per coloro che desiderano acquisire o migliorare le proprie competenze linguistiche. L’agenzia B-Happy è sinonimo di alta qualità e può vantare una pluriennale esperienza sul campo: collaborando infatti sinergicamente con le scuole di lingue più prestigiose dei paesi anglosassoni, B-Happy assicura massima serenità e positività agli studenti e alle scuole che decidono di affidarsi al suo team.
Il team della B-Happy crede che investire sull’apprendimento dell’inglese significhi dare una chance di successo in più al proprio futuro lavorativo e accademico ed opera esclusivamente nel rispetto dei propri valori professionali, assicurando massima trasparenza e competitività dell’offerta, serietà, affidabilità e qualità dei servizi con una cura particolare dei rapporti umani.
Il progetto ha l’obbiettivo di mettere a conoscenza degli studenti i requisiti indispensabili per essere maggiormente competitivi, poiché la concorrenza nel mercato del lavoro aumenta in termini numerici e richiede un bagaglio di competenze sempre più avanzate, soprattutto in termini linguistici.
Abbiamo intervistato Paola Stefanello, CEO di B-Happy Ltd
Paola, perchè ritieni che la formazione di alto profilo e professionalizzante si un acceleratore per il mondo dell’impresa?
In un mondo sempre più tecnologico, in cui si parla di intelligenza artificiale, per esempio, la strategia delle aziende non si deve basare alla mera risposta agli stimoli, ma deve essere in grado di prevederne le tendenze. Perché impone nuove sfide e conseguentemente una crescita per quelle imprese che si avvalgono di profili preparati adeguatamente.
Solo una figura di alto profilo è in grado di agire e reagire di fronte agli imprevisti a cui non solo il mondo del lavoro ma tutta la società ci sta sottoponendo. Oggi bisogna essere equipaggiati professionalmente se si vuole essere competitivi. L’arte del saper arrangiarsi è obsoleta e non è sufficiente la “buona volontà”. È la preparazione e la formazione che ci rendono pronti a fronteggiare le dinamiche di un’economia sensibile ai continui cambiamenti.
Ritieni che per le aziende del territorio italiano sia necessaria una maggiore sinergia tra il mondo dell’alta formazione e il mondo del lavoro?
In un sistema ormai fortemente globalizzato, in cui le aziende italiane sono sempre più inserite in contesti internazionali, ci sia l’urgenza di dotare le stesse, di figure professionali altamente specializzate; pronte a rispondere anche alle emergenze a cui ci sta sottoponendo la nostra società.
Per essere competitivi, è necessario adottare quegli strumenti che solo l’alta formazione ti può fornire. Ecco allora la necessità di implementare la sinergia tra uno studio attento delle figure richieste dal mondo del lavoro e la formazione. Occorre colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro.
Da un lato capire quali figure le aziende ricercano e dall’ altro dotare, chi si presenta nel mondo del lavoro, delle caratteristiche richieste. In questo modo verrebbe a ridursi drasticamente il fenomeno della disoccupazione: non è la carenza dei posti di lavoro che preoccupa ma il mancato incontro tra imprese che domandano figure specializzate e lavoratori che non sono ancora pronti o che non hanno acquisito la capacità di sapersi presentare adeguatamente.
Qual è la caratteristica vincente per un candidato per emergere sul mercato del lavoro contemporaneo?
Da quando mi sono trasferita in UK, è chiaro che la mia visione delle modalità di presentazione sul mercato del lavoro, sia completamente cambiata. Ho capito lo smarrimento a cui sono sottoposti i nostri connazionali non appena escono dai propri confini e si cimentano nel proporre la propria candidatura nel mondo del lavoro di derivazione anglosassone.
Siamo completamente a digiuno della conoscenza degli strumenti necessari per essere competitivi. Non sappiamo fare una lettera di presentazione né accademica né lavorativa. Redigere un cv appetibile. A questa situazione penalizzante occorre inoltre aggiungere l’aumento della concorrenza di altri paesi di recente inserimento comunitario, che dispongono di manodopera ambiziosa. Popoli che dimostrano insaziabilità professionale e disposti a sacrifici cui i nostri ragazzi non sono abituati.
La B-Happy vuole, con una consulenza mirata, conoscere le abilità/skills degli studenti e insegnare loro come riconoscerle ma soprattutto come presentarle.